Guidebook for Perdifumo

Nicola
Guidebook for Perdifumo

Parks & Nature

Situata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’Oasi Fiume Alento è un’area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di 3.024 ettari che comprende gran parte del fiume Alento. Nel complesso è presente una diga in terra che, sbarrando il corso del fiume, origina un lago artificiale di circa 1,7 kmq. Lungo la sponda destra del corso d’acqua si sviluppa l’Oasi naturalistica, costituita da laghetti di importante valore ecologico, che ha lo scopo di contribuire a salvaguardare la ricchezza di biodiversità mediante attività di conservazione. L’integrità dell’habitat naturale dell’Oasi rappresenta ormai da anni un’originale attrattiva per famiglie, scuole e sportivi. Laboratori didattici all’aperto, escursionismo naturalistico, mountain bike, birdwatching, escursioni in battello, passeggiate a cavallo, tiro con l’arco, canottaggio, pesca sportiva: sono solo alcune delle innumerevoli possibilità che offre l’Oasi, facendo vivere ai suoi visitatori un’esperienza unica ed indimenticabile a pochi passi dalla città. Distanza dalla casa 25 minuti
Invaso di Piana della Rocca
Situata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’Oasi Fiume Alento è un’area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di 3.024 ettari che comprende gran parte del fiume Alento. Nel complesso è presente una diga in terra che, sbarrando il corso del fiume, origina un lago artificiale di circa 1,7 kmq. Lungo la sponda destra del corso d’acqua si sviluppa l’Oasi naturalistica, costituita da laghetti di importante valore ecologico, che ha lo scopo di contribuire a salvaguardare la ricchezza di biodiversità mediante attività di conservazione. L’integrità dell’habitat naturale dell’Oasi rappresenta ormai da anni un’originale attrattiva per famiglie, scuole e sportivi. Laboratori didattici all’aperto, escursionismo naturalistico, mountain bike, birdwatching, escursioni in battello, passeggiate a cavallo, tiro con l’arco, canottaggio, pesca sportiva: sono solo alcune delle innumerevoli possibilità che offre l’Oasi, facendo vivere ai suoi visitatori un’esperienza unica ed indimenticabile a pochi passi dalla città. Distanza dalla casa 25 minuti
le Grotte di Castelcivita costituiscono, con un totale di circa 4800 m di lunghezza, uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Il sistema di cavità sotterranee, si apre a 94 m di altitudine, tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario di gallerie, ampi spazi e strettoie scavati dall’azione millenaria dell’erosione carsica. Le Grotte di Castelcivita si sviluppano lungo un unico ramo principale da cui, in più punti, si disserrano brevi diramazioni secondarie. Il sistema ipogeo si presenta suddiviso in tre percorsi. Questa suddivisione consente di passare da un percorso turistico ad un percorso fuori sentiero che, attraverso spettacolari ambienti concrezionati, adorni di imponenti ed eccentriche formazioni calcaree, conduce fino ad un ampio bacino idrico definito “lago Sifone” per poi dare spazio al terzo percorso dedicato ai soli speleologi dove la grotta termina con un altro lago definito “Lago Terminale”. Dopo numerose esplorazioni speleologiche, documentate già a partire dalla fine dell’Ottocento, nel 1972 le Grotte di Castelcivita hanno acquisito una notevole rilevanza paleontologica grazie alla localizzazione di interessanti depositi archeologici all’ingresso della cavità. Dall’analisi dei reperti recuperati (strumenti in pietra e resti fossili) si è potuto accertare una frequentazione umana del sito risalente a circa quarantamila anni fa. Il fascino delle testimonianze relative alle abitudini di vita dell’uomo preistorico e la suggestione di straordinari fenomeni naturalistici e geomorfologici, realizzano all’interno delle Grotte di Castelcivita l’incanto di un surreale paesaggio sotterraneo ancora attivo, in cui l’interessante stillare delle volte continua a formare stalattiti e stalagmiti, accompagnando il cammino di numerosi visitatori durante tutto l’anno. Distanza dalla casa 40 minuti
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Caves of Castelcivita
Piazzale Zonzi
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le Grotte di Castelcivita costituiscono, con un totale di circa 4800 m di lunghezza, uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Il sistema di cavità sotterranee, si apre a 94 m di altitudine, tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario di gallerie, ampi spazi e strettoie scavati dall’azione millenaria dell’erosione carsica. Le Grotte di Castelcivita si sviluppano lungo un unico ramo principale da cui, in più punti, si disserrano brevi diramazioni secondarie. Il sistema ipogeo si presenta suddiviso in tre percorsi. Questa suddivisione consente di passare da un percorso turistico ad un percorso fuori sentiero che, attraverso spettacolari ambienti concrezionati, adorni di imponenti ed eccentriche formazioni calcaree, conduce fino ad un ampio bacino idrico definito “lago Sifone” per poi dare spazio al terzo percorso dedicato ai soli speleologi dove la grotta termina con un altro lago definito “Lago Terminale”. Dopo numerose esplorazioni speleologiche, documentate già a partire dalla fine dell’Ottocento, nel 1972 le Grotte di Castelcivita hanno acquisito una notevole rilevanza paleontologica grazie alla localizzazione di interessanti depositi archeologici all’ingresso della cavità. Dall’analisi dei reperti recuperati (strumenti in pietra e resti fossili) si è potuto accertare una frequentazione umana del sito risalente a circa quarantamila anni fa. Il fascino delle testimonianze relative alle abitudini di vita dell’uomo preistorico e la suggestione di straordinari fenomeni naturalistici e geomorfologici, realizzano all’interno delle Grotte di Castelcivita l’incanto di un surreale paesaggio sotterraneo ancora attivo, in cui l’interessante stillare delle volte continua a formare stalattiti e stalagmiti, accompagnando il cammino di numerosi visitatori durante tutto l’anno. Distanza dalla casa 40 minuti
Il Comune di Montecorice vanta sul suo territorio la presenza di un prezioso patrimonio naturale: famoso, infatti, è il bosco sito in località Ripe Rosse con una estensione di circa 100 ettari coperta in prevalenza da pini d'Aleppo, dove si può ammirare una natura che regna incontaminata. Distanza dalla casa 20 minuti
Montecorice station
Il Comune di Montecorice vanta sul suo territorio la presenza di un prezioso patrimonio naturale: famoso, infatti, è il bosco sito in località Ripe Rosse con una estensione di circa 100 ettari coperta in prevalenza da pini d'Aleppo, dove si può ammirare una natura che regna incontaminata. Distanza dalla casa 20 minuti
Il mare di Castellabate è uno spettacolo della natura, soprattutto al tramonto: il sole sorge tra le montagne e tramonta nel mare in una scia di colori spettacolari dove il cielo sembra fondersi con il mare. Da non perdere: il mare al tramonto dal Belvedere di San Costabile. Distanza dalla casa 10 minuti.
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Santa Maria di Castellabate
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Il mare di Castellabate è uno spettacolo della natura, soprattutto al tramonto: il sole sorge tra le montagne e tramonta nel mare in una scia di colori spettacolari dove il cielo sembra fondersi con il mare. Da non perdere: il mare al tramonto dal Belvedere di San Costabile. Distanza dalla casa 10 minuti.
Le grotte di Capo Palinuro: uno dei fondali più belli del mediterraneo si aprirà davanti ai vostri occhi nel suo massimo splendore, tra grotte e anfratti che tempestano tutto il capo, sopra e sotto il livello del mare. Partendo dal porto alla volta dell'escursione, si visita la Grotta Azzurra, che è la cavità più estesa e più nota di tutto il complesso di grotte che ospita Capo Palinuro. La grotta si apre sul fianco settentrionale di punta della Quaglia, con una entrata triangolare alta 6 metri e larga 10. Essa deve il suo nome e il suo fascino allo spettacolare effetto prodotto dall'azzurro che, provenendo apparentemente dal fondale marino, illumina l'intero ambiente rendendolo irreale e suggestivo. Questo spettacolare effetto accade per merito della luce del sole proveniente da un sifone subacqueo che sbuca sul lato opposto di punta della Quaglia. Proseguendo il giro incontriamo la Grotta del Sangue. Come è facile intuire questa cavità deve il suo nome al "sinistro" colore delle pareti interne, caratterizzate da un'impressionante color rosso sangue rappreso che, riflettendosi sulla superficie marina, lascia intravedere nelle acque della grotta una sfumatura rossastra. Oltre la punta del Mammone, nella cosiddetta Cala Fetente, si trova la Grotta Sulfurea, massima espressione del fenomeno idrotermale di Capo Palinuro. Il suo fondale e le sue pareti sprigionano vapori di acido solfidrico che danno alla zona il caratteristico odore di zolfo. Continuando l'escursione incontriamo la Grotta dei Monaci: in questa grotta si vanno sviluppando delle particolari e curiose formazioni stalagmitiche che nel tempo hanno assunto nell'immaginario fantasioso delle persone le sembianze di altrettanti fraticelli avvolti nel saio. La Baia del Buondormire, antica e suggestiva dimora delle sirene, concluderà il nostro straordinario itinerario. Si tratta di una cala incastonata tra il mare e la parete rocciosa sovrastante, un luogo di indescrivibile bellezza e quiete nascosto tra gli anfratti di Capo Palinuro. Distanza dalla casa 40 minuti
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Palinuro
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Le grotte di Capo Palinuro: uno dei fondali più belli del mediterraneo si aprirà davanti ai vostri occhi nel suo massimo splendore, tra grotte e anfratti che tempestano tutto il capo, sopra e sotto il livello del mare. Partendo dal porto alla volta dell'escursione, si visita la Grotta Azzurra, che è la cavità più estesa e più nota di tutto il complesso di grotte che ospita Capo Palinuro. La grotta si apre sul fianco settentrionale di punta della Quaglia, con una entrata triangolare alta 6 metri e larga 10. Essa deve il suo nome e il suo fascino allo spettacolare effetto prodotto dall'azzurro che, provenendo apparentemente dal fondale marino, illumina l'intero ambiente rendendolo irreale e suggestivo. Questo spettacolare effetto accade per merito della luce del sole proveniente da un sifone subacqueo che sbuca sul lato opposto di punta della Quaglia. Proseguendo il giro incontriamo la Grotta del Sangue. Come è facile intuire questa cavità deve il suo nome al "sinistro" colore delle pareti interne, caratterizzate da un'impressionante color rosso sangue rappreso che, riflettendosi sulla superficie marina, lascia intravedere nelle acque della grotta una sfumatura rossastra. Oltre la punta del Mammone, nella cosiddetta Cala Fetente, si trova la Grotta Sulfurea, massima espressione del fenomeno idrotermale di Capo Palinuro. Il suo fondale e le sue pareti sprigionano vapori di acido solfidrico che danno alla zona il caratteristico odore di zolfo. Continuando l'escursione incontriamo la Grotta dei Monaci: in questa grotta si vanno sviluppando delle particolari e curiose formazioni stalagmitiche che nel tempo hanno assunto nell'immaginario fantasioso delle persone le sembianze di altrettanti fraticelli avvolti nel saio. La Baia del Buondormire, antica e suggestiva dimora delle sirene, concluderà il nostro straordinario itinerario. Si tratta di una cala incastonata tra il mare e la parete rocciosa sovrastante, un luogo di indescrivibile bellezza e quiete nascosto tra gli anfratti di Capo Palinuro. Distanza dalla casa 40 minuti
La leggenda narra che in tempi lontani furono trovate, nelle grotte sottostanti la roccia, trenta uova di gabbiano o di tartaruga marina: a questo si deve il nome della Baia di Trentova, un luogo magico che dista solo 200 metri dallo scoglio di San Francesco. Il blu, il verde ed il turchese sono i colori dominanti della baia, che attira tantissimi visitatori grazie alle sue acqua cristalline. Un paesaggio fiabesco quello che rievoca lo scoglio bianco, mentre le dolci colline del Vallone custodiscono i segreti dei greci e dei romani che vi abitarono in un lontano passato. La Baia di Trentova è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti della costiera cilentana: chiunque passa per Agropoli non può non visitare questo angolo di paradiso, magari soggiornando nei tanti b&b ed hotel che lo circondano, per godere della vista mozzafiato da una terrazza. Dista da casa circa 10 minuti
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Baia di Trentova
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La leggenda narra che in tempi lontani furono trovate, nelle grotte sottostanti la roccia, trenta uova di gabbiano o di tartaruga marina: a questo si deve il nome della Baia di Trentova, un luogo magico che dista solo 200 metri dallo scoglio di San Francesco. Il blu, il verde ed il turchese sono i colori dominanti della baia, che attira tantissimi visitatori grazie alle sue acqua cristalline. Un paesaggio fiabesco quello che rievoca lo scoglio bianco, mentre le dolci colline del Vallone custodiscono i segreti dei greci e dei romani che vi abitarono in un lontano passato. La Baia di Trentova è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti della costiera cilentana: chiunque passa per Agropoli non può non visitare questo angolo di paradiso, magari soggiornando nei tanti b&b ed hotel che lo circondano, per godere della vista mozzafiato da una terrazza. Dista da casa circa 10 minuti
Tresino è un monte che si trova al confine tra i Comuni di Agropoli e Castellabate. La cima più elevata del monte Tresino raggiunge i 356. Il suo territorio rientra completamente nei confini del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, mentre la sua costa rientra nell'area marina protetta Santa Maria di Castellabate. È un modo alternativo per trascorrere una giornata diversa. Il percorso dura circa 2 ore su sentieri battuti. Non così ripidi. Distanza dalla casa 10 minuti
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Punta Tresino
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Tresino è un monte che si trova al confine tra i Comuni di Agropoli e Castellabate. La cima più elevata del monte Tresino raggiunge i 356. Il suo territorio rientra completamente nei confini del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, mentre la sua costa rientra nell'area marina protetta Santa Maria di Castellabate. È un modo alternativo per trascorrere una giornata diversa. Il percorso dura circa 2 ore su sentieri battuti. Non così ripidi. Distanza dalla casa 10 minuti
Felitto custodisce gelosamente uno dei paesaggi più incantevoli che si possono ammirare in Campania: si tratta dell’area protetta delle “Gole del Calore”. Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume le Gole del Calore costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza. In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte mediavale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate. Qui è possibile fare visite guidate in pedalò, escursioni in canoa, trekking e torrentismo.
Calore
Felitto custodisce gelosamente uno dei paesaggi più incantevoli che si possono ammirare in Campania: si tratta dell’area protetta delle “Gole del Calore”. Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume le Gole del Calore costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza. In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte mediavale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate. Qui è possibile fare visite guidate in pedalò, escursioni in canoa, trekking e torrentismo.
L’escursione trekking lungo le sponde del fiume Mingardo, parte da S.Severino, borgo medievale su cui si affaccia la “Gola del Diavolo”; la passeggiata prosegue lungo pinete di meravigliosi pini d’Aleppo con un percorso vario in uno scenario selvaggio che alterna alte ed impervie rupi alla folta macchia arbustiva tra ulivi e boschi a strapiombo sul mare cristallino. Qui vivono molti uccelli migratori e la lontra. Il percorso è facile e di durata di circa 5 ore e una percorrenza di circa 9 km.
Mingardo
L’escursione trekking lungo le sponde del fiume Mingardo, parte da S.Severino, borgo medievale su cui si affaccia la “Gola del Diavolo”; la passeggiata prosegue lungo pinete di meravigliosi pini d’Aleppo con un percorso vario in uno scenario selvaggio che alterna alte ed impervie rupi alla folta macchia arbustiva tra ulivi e boschi a strapiombo sul mare cristallino. Qui vivono molti uccelli migratori e la lontra. Il percorso è facile e di durata di circa 5 ore e una percorrenza di circa 9 km.

Arts & Culture

I maestosi templi dorici, illuminati da un sole intenso, e la lunga fascia costiera, lambita da un mare scintillante, fanno di Paestum un luogo incantevole dove trascorrere le proprie vacanze. La città antica è strategicamente posizionata a pochi chilometri a sud della costiera Amalfitana e a nord della costiera Cilentana, fungendo da porta del Parco Nazionale del Cilento. Considerata dall'U.N.E.S.C.O. patrimonio dell'umanità, Paestum rimane, per l'arte, la natura, i sapori e gli eventi che la caratterizzano, tra le più belle città della Magna Graecia da visitare e scoprire. Distanza dalla casa 20 minuti
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Paestum
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I maestosi templi dorici, illuminati da un sole intenso, e la lunga fascia costiera, lambita da un mare scintillante, fanno di Paestum un luogo incantevole dove trascorrere le proprie vacanze. La città antica è strategicamente posizionata a pochi chilometri a sud della costiera Amalfitana e a nord della costiera Cilentana, fungendo da porta del Parco Nazionale del Cilento. Considerata dall'U.N.E.S.C.O. patrimonio dell'umanità, Paestum rimane, per l'arte, la natura, i sapori e gli eventi che la caratterizzano, tra le più belle città della Magna Graecia da visitare e scoprire. Distanza dalla casa 20 minuti
Gli scavi di Velia per i romani o Elea per i greci rappresentano uno dei gioielli del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. I resti di questa antica città si trovano nel territorio di Ascea Marina, importante località balneare situata tra Agropoli e Palinuro. La felice posizione geografica di Velia (Elea), situata al centro delle antiche rotte commerciali tra Grecia ed Etruria la rese molto ricca e potente. I suoi scavi oggi arricchiscono l’offerta di turismo balneare del Cilento costiero. Distanza dalla casa 35 minuti
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Excavations of Velia
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Gli scavi di Velia per i romani o Elea per i greci rappresentano uno dei gioielli del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. I resti di questa antica città si trovano nel territorio di Ascea Marina, importante località balneare situata tra Agropoli e Palinuro. La felice posizione geografica di Velia (Elea), situata al centro delle antiche rotte commerciali tra Grecia ed Etruria la rese molto ricca e potente. I suoi scavi oggi arricchiscono l’offerta di turismo balneare del Cilento costiero. Distanza dalla casa 35 minuti
L’antichissima basilica dedicata alla Madonna del Granato, sorge sul promontorio del Monte Calpazio che sovrasta l’ampia valle del fiume Sele che a sua volta sfocia nel Mar Tirreno, precisamente, nel Golfo di Salerno. Fu costruita dai Paestani oltre la metà del X secolo, dopo la distruzione della loro città di Paestum ad opera dei Saraceni (sec. VIII).Nella nuova Civitas medievale Caputacquis (Capaccio) che venne a costruirsi su questo promontorio del monte Calpazio, il vescovo di Paestum pose la sua nuova sede episcopale ricostruendovi la sua nuova cattedrale.Nei testi antichi (una bolla papale del 967), questo tempio viene indicato con il titolo di “Santa Maria” oppure “Santa Maria Maggiore sul Calpazio”.Considerando che nei dintorni è anche diffusa la devozione a Santa Maria della Neve, viene spontaneo scorgere in questi titoli mariani una dipendenza da quell’omonimo culto mariano ch’ è presente nella Basilica Liberiana sul colle Esquilino in Roma: S. Maria Maggiore! Distanza dalla casa 25 minuti
Madonna del Granato (Our Lady of Pomegranate) Sanctuary : Hermitage of Carmelite Fathers
L’antichissima basilica dedicata alla Madonna del Granato, sorge sul promontorio del Monte Calpazio che sovrasta l’ampia valle del fiume Sele che a sua volta sfocia nel Mar Tirreno, precisamente, nel Golfo di Salerno. Fu costruita dai Paestani oltre la metà del X secolo, dopo la distruzione della loro città di Paestum ad opera dei Saraceni (sec. VIII).Nella nuova Civitas medievale Caputacquis (Capaccio) che venne a costruirsi su questo promontorio del monte Calpazio, il vescovo di Paestum pose la sua nuova sede episcopale ricostruendovi la sua nuova cattedrale.Nei testi antichi (una bolla papale del 967), questo tempio viene indicato con il titolo di “Santa Maria” oppure “Santa Maria Maggiore sul Calpazio”.Considerando che nei dintorni è anche diffusa la devozione a Santa Maria della Neve, viene spontaneo scorgere in questi titoli mariani una dipendenza da quell’omonimo culto mariano ch’ è presente nella Basilica Liberiana sul colle Esquilino in Roma: S. Maria Maggiore! Distanza dalla casa 25 minuti
Il santuario della "Madonna di Novi Velia", è posto in cima al monte Gelbison, a 1705 s.l.m. Sulle sue origini, che risalgono al 1323, si narra la leggenda secondo cui ogni volta che i lavori del tempio si interrompevano per qualche giorno, alla ripresa si trovavano distrutte le opere prima costruite. Finché una notte, agli operai, che erano saliti sul monte per cercare un agnello smarrito apparve la Vergine e disse che desiderava che la cappella fosse dedicata agli Angeli. I pellegrini, ogni anno, in estate, si recano in processione al santuario, portando un Gesù Bambino di cera. Distanza dalla casa 35 minuti
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Novi Velia
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Il santuario della "Madonna di Novi Velia", è posto in cima al monte Gelbison, a 1705 s.l.m. Sulle sue origini, che risalgono al 1323, si narra la leggenda secondo cui ogni volta che i lavori del tempio si interrompevano per qualche giorno, alla ripresa si trovavano distrutte le opere prima costruite. Finché una notte, agli operai, che erano saliti sul monte per cercare un agnello smarrito apparve la Vergine e disse che desiderava che la cappella fosse dedicata agli Angeli. I pellegrini, ogni anno, in estate, si recano in processione al santuario, portando un Gesù Bambino di cera. Distanza dalla casa 35 minuti
Vatolla, oggi frazione di Perdifumo, ha una storia rilevante, di cui il castello (palazzo) Vargas – Machuca è testimonianza. Esso sorge sul luogo dove, probabilmente già in età longobarda, fu eretto un castello, sede del rappresentante dell’abazia di S. Mango (cui Vatolla fu assegnata nel 994), e poi dei Sanseverino, baroni del Cilento dal 1110. Del castello originario, dal recinto approssimativamente rettangolare, restano il perimetro e le alte strutture cilindriche circolari angolari, una volta torri. Pervenuto il feudo ed il castello ai Griso nel 1487, probabilmente subì le prime modifiche necessarie a trasformarlo in una abitazione signorile. Ma solo alla fine del ‘500, gli stessi Griso, rientrati in possesso del feudo dopo un ritorno dei Sanseverino, costruirono il corpo di fabbrica detto “Palazzo nuovo”. Nel 1660, il palazzo ed il feudo furono acquistati dai Rocca, famiglia presso la quale fu precettore G. B. Vico, che abitò, saltuariamente, nel palazzo dal 1686 al 1695. E da quell’epoca le strutture, il portale, la corte e parte degli arredi interni sono rimasti invariati, nonostante il passaggio alla famiglia Vargas – Machuca (di cui il palazzo oggi porta il nome). Distanza dalla casa 10 minuti
Literature Park Giambattista Vico
1 Piazza Gian Battista Vico
Vatolla, oggi frazione di Perdifumo, ha una storia rilevante, di cui il castello (palazzo) Vargas – Machuca è testimonianza. Esso sorge sul luogo dove, probabilmente già in età longobarda, fu eretto un castello, sede del rappresentante dell’abazia di S. Mango (cui Vatolla fu assegnata nel 994), e poi dei Sanseverino, baroni del Cilento dal 1110. Del castello originario, dal recinto approssimativamente rettangolare, restano il perimetro e le alte strutture cilindriche circolari angolari, una volta torri. Pervenuto il feudo ed il castello ai Griso nel 1487, probabilmente subì le prime modifiche necessarie a trasformarlo in una abitazione signorile. Ma solo alla fine del ‘500, gli stessi Griso, rientrati in possesso del feudo dopo un ritorno dei Sanseverino, costruirono il corpo di fabbrica detto “Palazzo nuovo”. Nel 1660, il palazzo ed il feudo furono acquistati dai Rocca, famiglia presso la quale fu precettore G. B. Vico, che abitò, saltuariamente, nel palazzo dal 1686 al 1695. E da quell’epoca le strutture, il portale, la corte e parte degli arredi interni sono rimasti invariati, nonostante il passaggio alla famiglia Vargas – Machuca (di cui il palazzo oggi porta il nome). Distanza dalla casa 10 minuti
Dal 1975 è ospitato nella Torre del palazzo marchesale di Ortodonico, al piano terra, insieme a 2 frantoi usati un tempo per la molitura delle olive e successivamente per l’uva. Visibile anche la macina e tutti gli attrezzi annessi e moltissimi oggetti e utensili legati alla civiltà contadina. L’esposizione è articolata in 5 sezioni tematiche riguardanti i cicli produttivi (grano, vino, olio e lavorazione del fico), il mondo intimo-familiare, i costumi (i più pregiati appartenenti alla Confraternita del Rosario), le tradizioni, il folklore e la religiosità. Da segnalare la presenza di fotografie del XIX e XX sec, documenti notarili del XVII sec, frantoi seicenteschi in pietra e legno, presse, giare del XVII sec e la ricostruzione dello spazio lavorativo di un calzolaio. Il Museo è gestito da un’Associazione impegnata in attività d'interesse educativo e culturale, contribuendo alla conservazione della memoria storica e delle radici socio-antropologiche e culturali di Ortodonico e dell'intero Cilento. Per prenotare una visita chiamare lo 0974 964229. Distanza dalla casa 20 minuti
Museo della Civilta' Contadina - Palazzo Amoresano
SP94
Dal 1975 è ospitato nella Torre del palazzo marchesale di Ortodonico, al piano terra, insieme a 2 frantoi usati un tempo per la molitura delle olive e successivamente per l’uva. Visibile anche la macina e tutti gli attrezzi annessi e moltissimi oggetti e utensili legati alla civiltà contadina. L’esposizione è articolata in 5 sezioni tematiche riguardanti i cicli produttivi (grano, vino, olio e lavorazione del fico), il mondo intimo-familiare, i costumi (i più pregiati appartenenti alla Confraternita del Rosario), le tradizioni, il folklore e la religiosità. Da segnalare la presenza di fotografie del XIX e XX sec, documenti notarili del XVII sec, frantoi seicenteschi in pietra e legno, presse, giare del XVII sec e la ricostruzione dello spazio lavorativo di un calzolaio. Il Museo è gestito da un’Associazione impegnata in attività d'interesse educativo e culturale, contribuendo alla conservazione della memoria storica e delle radici socio-antropologiche e culturali di Ortodonico e dell'intero Cilento. Per prenotare una visita chiamare lo 0974 964229. Distanza dalla casa 20 minuti
Il Museo Vivo del Mare, struttura museale di interesse regionale situata nella frazione di Pioppi del comune di Pollica (Sa), è stato aperto al pubblico nel 1998 grazie agli sforzi congiunti dell’associazione Marenostrum e dell’amministrazione comunale guidata dal compianto sindaco Angelo Vassallo. Il Museo è gestito dal gennaio del 2013 da Legambiente Onlus e rappresenta una delle strutturevas02_672-458_resize museali e didattiche più frequentate della regione Campania. E’ ospitato presso il Palazzo Vinciprova, edificio di interesse storico posto sotto la salvaguardia monumentale delMinistero per i Beni e le Attività Culturali. Il Castello, come viene chiamato dagli abitanti di Pioppi, venne edificato nel XVII secolo dalla famiglia Ripoli, mercanti originari della Catalogna ma stabilitisi a Pollica durante il dominio degli Aragonesi a Napoli. Distanza dalla casa 35 minuti
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MuSea Museo Vivo del Mare di Pioppi
178 Via Caracciolo
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Il Museo Vivo del Mare, struttura museale di interesse regionale situata nella frazione di Pioppi del comune di Pollica (Sa), è stato aperto al pubblico nel 1998 grazie agli sforzi congiunti dell’associazione Marenostrum e dell’amministrazione comunale guidata dal compianto sindaco Angelo Vassallo. Il Museo è gestito dal gennaio del 2013 da Legambiente Onlus e rappresenta una delle strutturevas02_672-458_resize museali e didattiche più frequentate della regione Campania. E’ ospitato presso il Palazzo Vinciprova, edificio di interesse storico posto sotto la salvaguardia monumentale delMinistero per i Beni e le Attività Culturali. Il Castello, come viene chiamato dagli abitanti di Pioppi, venne edificato nel XVII secolo dalla famiglia Ripoli, mercanti originari della Catalogna ma stabilitisi a Pollica durante il dominio degli Aragonesi a Napoli. Distanza dalla casa 35 minuti
Il Castello Angioino, ad Agropoli, è una delle mete preferite dei turisti per la maestosità dell'edificio e per la storia e cultura che racchiude. Collocato su un promontorio, al centro del borgo della città, con la basi che si estendono fino al di fuori del centro abitato e accerchiato da un fossato, non passa certo inosservato. La pianta della struttura è triangolare e presenta tre grandi torri a forma circolare, mentre all'interno sono presenti diversi piccoli edifici e una grande piazza, che, oggi, viene utilizzata come spazio per il teatro all'aperto e per un fantastico giardino. Distanza dalla casa 10 minuti
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Angioino Aragonese Castle
Via S.Del Vecchio
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Il Castello Angioino, ad Agropoli, è una delle mete preferite dei turisti per la maestosità dell'edificio e per la storia e cultura che racchiude. Collocato su un promontorio, al centro del borgo della città, con la basi che si estendono fino al di fuori del centro abitato e accerchiato da un fossato, non passa certo inosservato. La pianta della struttura è triangolare e presenta tre grandi torri a forma circolare, mentre all'interno sono presenti diversi piccoli edifici e una grande piazza, che, oggi, viene utilizzata come spazio per il teatro all'aperto e per un fantastico giardino. Distanza dalla casa 10 minuti

Shopping

Il Cilento Outlet Village e’ una cittadella dello shopping, con strade pedonali e ampi parcheggi gratuiti, che ospita numerosi spacci aziendali di importanti marchi italiani e note griffe internazionali. La vendita diretta consente a produttori e rivenditori rigorosamente autorizzati di commercializzare le proprie sovrapproduzioni e rimanenze, controllando costantemente la qualità e l’immagine di marca, ma soprattutto tagliando ogni ulteriore costo di intermediazione. Tutti i prodotti sono dunque in vendita a prezzi ribassati, con sconti minimi del 30% tutto l’anno e riduzioni fino al 70% nei periodi di fine stagione. Nei negozi del Cilento Outlet Village e’ possibile acquistare abbigliamento e accessori, articoli per la casa e cosmetici, ma e’ anche piacevole fermarsi per una pausa nei ristoranti e caffè che animano la passeggiata. L’architettura tipica mediterranea e gli ampi spazi verdi, una coloratissima area gioco bimbi e le molte aree relax interne, rendono il Cilento Outlet Village un luogo perfetto dove trascorrere il tempo libero, all’aria aperta, con la famiglia e gli amici. Distanza dalla casa 25 minuti
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Cilento Outlet Village
Strada Statale 18 Tirrena Inferiore
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Il Cilento Outlet Village e’ una cittadella dello shopping, con strade pedonali e ampi parcheggi gratuiti, che ospita numerosi spacci aziendali di importanti marchi italiani e note griffe internazionali. La vendita diretta consente a produttori e rivenditori rigorosamente autorizzati di commercializzare le proprie sovrapproduzioni e rimanenze, controllando costantemente la qualità e l’immagine di marca, ma soprattutto tagliando ogni ulteriore costo di intermediazione. Tutti i prodotti sono dunque in vendita a prezzi ribassati, con sconti minimi del 30% tutto l’anno e riduzioni fino al 70% nei periodi di fine stagione. Nei negozi del Cilento Outlet Village e’ possibile acquistare abbigliamento e accessori, articoli per la casa e cosmetici, ma e’ anche piacevole fermarsi per una pausa nei ristoranti e caffè che animano la passeggiata. L’architettura tipica mediterranea e gli ampi spazi verdi, una coloratissima area gioco bimbi e le molte aree relax interne, rendono il Cilento Outlet Village un luogo perfetto dove trascorrere il tempo libero, all’aria aperta, con la famiglia e gli amici. Distanza dalla casa 25 minuti
Ipermercato Carrefour - Pontecagnano

Essentials

A 2 km dalla casa ci sono tutti i servizi essenziali: - Minimarket; - Farmacia; - Lavanderia; - Bar; - Tabacchino. Distanza dalla casa 2 minuti
San Pietro
A 2 km dalla casa ci sono tutti i servizi essenziali: - Minimarket; - Farmacia; - Lavanderia; - Bar; - Tabacchino. Distanza dalla casa 2 minuti

Sightseeing

Cosa vedere a Castellabate: -Castello dell’abate: fortezza del 1123 con quattro torri circolari ideata dall’abate Costabile e completata dall’abate Simeone per difendere il territorio dagli attacchi saraceni via mare. Da questa struttura deriva il toponimo di Castellabate. Cosa vedere: la statua di San Costabile, le stanze e i sotterranei. -Borgo medievale: borgo antico di Castellabate formato da vicoli stretti, case intercomunicanti, slarghi e gradoni a picco sul mare a cui si accede da cinque porte principali: quella Cavalieri, di Mare, la Chiazza, Sant’Eustachio e de li Bovi. Cosa vedere: gli scorci, lo stile architettonico e le targhe commemorattive. -Basilica pontificia Santa Maria de Gulia: chiesa in stile romanico del XII secolo. Cosa vedere: gli affreschi, le tavole pittoriche, il busto di san Costabile (patrono di Castellabate) e la statua del beato Simeone. -Museo d’arte sacra: museo che raccoglie i paramenti sacri delle parrocchie e cappelle di Castellabate. Cosa vedere: i dipinti, le statuine presepiali, gli arredi sacri e le statue delle quattro sale del percorso museale. Distanza dalla casa 8 minuti
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Castellabate
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Cosa vedere a Castellabate: -Castello dell’abate: fortezza del 1123 con quattro torri circolari ideata dall’abate Costabile e completata dall’abate Simeone per difendere il territorio dagli attacchi saraceni via mare. Da questa struttura deriva il toponimo di Castellabate. Cosa vedere: la statua di San Costabile, le stanze e i sotterranei. -Borgo medievale: borgo antico di Castellabate formato da vicoli stretti, case intercomunicanti, slarghi e gradoni a picco sul mare a cui si accede da cinque porte principali: quella Cavalieri, di Mare, la Chiazza, Sant’Eustachio e de li Bovi. Cosa vedere: gli scorci, lo stile architettonico e le targhe commemorattive. -Basilica pontificia Santa Maria de Gulia: chiesa in stile romanico del XII secolo. Cosa vedere: gli affreschi, le tavole pittoriche, il busto di san Costabile (patrono di Castellabate) e la statua del beato Simeone. -Museo d’arte sacra: museo che raccoglie i paramenti sacri delle parrocchie e cappelle di Castellabate. Cosa vedere: i dipinti, le statuine presepiali, gli arredi sacri e le statue delle quattro sale del percorso museale. Distanza dalla casa 8 minuti
La fascia costiera e' composta di piccole spiagge rocciose a ridosso di una pineta, piuttosto recettiva turisticamente per la qualita' delle acque e la tranquillita' del luogo, quasi mai affollato di bagnanti. Esso costituisce la Riserva marina di Punta Licosa, una zona di tutela biologica marina che va da Punta dell'Ogliastro alla Baia del Sambuco, presso la zona boschiva del Tresino, ai confini comunali fra Castellabate e Agropoli. La riserva, che conta una grande varieta' faunistica ed a' (nell'ambito comunale) Bandiera Blu per la qualita' delle acque, ha ospitato nell'estate 2006 delle uova deposte da una Tartaruga "Caretta Caretta". L'evento della deposizione, molto raro nella zona, e' avvenuto nell'attigua spiaggia di Ogliastro Marina. L'area di Licosa conta 2 ingressi stradali a traffico limitato, con cancelli di controllo. L'ingresso meridionale e' a Ogliastro, quello settentrionale a S.Marco. Al centro della strada e poco distante dal borgo di Licosa, si trova la Punta omonima su cui sorge una rocca; a ridosso del mare e di fronte all'Isola Licosa, un isolotto poco distante dalla terraferma su cui si trova un faro di segnalazione per i naviganti. Punta Licosa, che rappresenta il limite meridionale del Golfo di Salerno e' stata inserita dal 2005 fra le 11 piu' belle spiagge d'Italia, secondo il giudizio di Legambiente. L'Isola ospita altresi' un particolare tipo di lucertola endemica, la Podarcis krameri. https://www.youtube.com/watch?v=pLSqj01kiGk Distanza dalla casa 15 minuti
Isola Licosa
La fascia costiera e' composta di piccole spiagge rocciose a ridosso di una pineta, piuttosto recettiva turisticamente per la qualita' delle acque e la tranquillita' del luogo, quasi mai affollato di bagnanti. Esso costituisce la Riserva marina di Punta Licosa, una zona di tutela biologica marina che va da Punta dell'Ogliastro alla Baia del Sambuco, presso la zona boschiva del Tresino, ai confini comunali fra Castellabate e Agropoli. La riserva, che conta una grande varieta' faunistica ed a' (nell'ambito comunale) Bandiera Blu per la qualita' delle acque, ha ospitato nell'estate 2006 delle uova deposte da una Tartaruga "Caretta Caretta". L'evento della deposizione, molto raro nella zona, e' avvenuto nell'attigua spiaggia di Ogliastro Marina. L'area di Licosa conta 2 ingressi stradali a traffico limitato, con cancelli di controllo. L'ingresso meridionale e' a Ogliastro, quello settentrionale a S.Marco. Al centro della strada e poco distante dal borgo di Licosa, si trova la Punta omonima su cui sorge una rocca; a ridosso del mare e di fronte all'Isola Licosa, un isolotto poco distante dalla terraferma su cui si trova un faro di segnalazione per i naviganti. Punta Licosa, che rappresenta il limite meridionale del Golfo di Salerno e' stata inserita dal 2005 fra le 11 piu' belle spiagge d'Italia, secondo il giudizio di Legambiente. L'Isola ospita altresi' un particolare tipo di lucertola endemica, la Podarcis krameri. https://www.youtube.com/watch?v=pLSqj01kiGk Distanza dalla casa 15 minuti
Acciaroli, luogo di vacanze di Pollica, rappresenta al meglio le bellezze del Cilento e della sua costa, il mare e le spiagge di questo territorio. Fuori dai percorsi e dal turismo di massa, da suggestivo borgo di pescatori col passare del tempo è divenuto località turistica balneare di rilevanza nazionale. Pur trascorrendo gli anni, conserva ancora intatto il suo aspetto urbanistico nelle vie del centro storico e nelle case in pietra. E' compreso nel territorio del Parco Nazionale del Cilento. Distanza dalla casa 25 minuti
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Acciaroli
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Acciaroli, luogo di vacanze di Pollica, rappresenta al meglio le bellezze del Cilento e della sua costa, il mare e le spiagge di questo territorio. Fuori dai percorsi e dal turismo di massa, da suggestivo borgo di pescatori col passare del tempo è divenuto località turistica balneare di rilevanza nazionale. Pur trascorrendo gli anni, conserva ancora intatto il suo aspetto urbanistico nelle vie del centro storico e nelle case in pietra. E' compreso nel territorio del Parco Nazionale del Cilento. Distanza dalla casa 25 minuti
Agropoli deve chiaramente la sua fama alla sua privilegiatissima collocazione geografica,  direttamente sul Golfo di  Salerno. Il suo porto e soprattutto i tre chilometri di costa sono  infatti i motivi principali che spingono  il turista verso il piccolo centro di Agropoli. Il litorale offre ovviamente un'ampia gamma di attrattive, da strutture balneari a ristoranti, da locali sulla  spiaggia a discoteche.  Ad Agropoli c'è però spazio anche per la cultura. Il suo centro storico è infatti ricco di monumenti che testimoniano una presenza e vivacità della cittadina fin da  tempi più antichi; tra le cose ancora visibili,  le più caratteristiche sono indubbiamente le mura difensive della città, alle quali si accede attraverso un portone di ingresso che risale al Seicento.  Inoltre, data la sua vicinanza territoriale,  Agropoli si propone come un ottimo punto di partenza  per gite ed escursioni nel limitrofo Parco Nazionale del Cilento. Dista da casa circa 10 minuti
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Agropoli
48 Via S. Pio X
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Agropoli deve chiaramente la sua fama alla sua privilegiatissima collocazione geografica,  direttamente sul Golfo di  Salerno. Il suo porto e soprattutto i tre chilometri di costa sono  infatti i motivi principali che spingono  il turista verso il piccolo centro di Agropoli. Il litorale offre ovviamente un'ampia gamma di attrattive, da strutture balneari a ristoranti, da locali sulla  spiaggia a discoteche.  Ad Agropoli c'è però spazio anche per la cultura. Il suo centro storico è infatti ricco di monumenti che testimoniano una presenza e vivacità della cittadina fin da  tempi più antichi; tra le cose ancora visibili,  le più caratteristiche sono indubbiamente le mura difensive della città, alle quali si accede attraverso un portone di ingresso che risale al Seicento.  Inoltre, data la sua vicinanza territoriale,  Agropoli si propone come un ottimo punto di partenza  per gite ed escursioni nel limitrofo Parco Nazionale del Cilento. Dista da casa circa 10 minuti

Entertainment & Activities

Escursioni http://www.viviilmontestella.it/ Distanza dalla casa 25 minuti
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Monte Stella
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Escursioni http://www.viviilmontestella.it/ Distanza dalla casa 25 minuti

Food Scene

Antonio e Giusy, Mamma Angelina, vi garantiscono la qualita’ e la genuinita’ dei piatti preparati con passione e professionalita’ esclusivamente con pesce fresco che arriva quotidianamente dal pescato di Zio Claudio, rispettando le stagioni per l ‘uso di frutta e verdura e adoperando unicamente l ‘olio extra vergine di oliva cilentano. Per quanto riguarda l ‘impasto nell ‘imbottitura delle alici, nelle polpettine di pesce e di molti altri piatti preparati con cura e maestria dallo chef, si serviano di uova freschissime e formaggi tipici cilentani di nostra produzione scrupolosamente selezionati al fine di farvi scoprire e gustare in ogni momento dell’anno le prelibatezze della Dieta Mediterranea che si vanno a mescolare con i sapori della tradizione cilentana. Dista un po' dalla casa (circa 30minuti) però è uno dei pochi locali del Cilento ad offrire piatti ottimi e di qualità.
il rosso e il mare
26 bis Via Nicotera
Antonio e Giusy, Mamma Angelina, vi garantiscono la qualita’ e la genuinita’ dei piatti preparati con passione e professionalita’ esclusivamente con pesce fresco che arriva quotidianamente dal pescato di Zio Claudio, rispettando le stagioni per l ‘uso di frutta e verdura e adoperando unicamente l ‘olio extra vergine di oliva cilentano. Per quanto riguarda l ‘impasto nell ‘imbottitura delle alici, nelle polpettine di pesce e di molti altri piatti preparati con cura e maestria dallo chef, si serviano di uova freschissime e formaggi tipici cilentani di nostra produzione scrupolosamente selezionati al fine di farvi scoprire e gustare in ogni momento dell’anno le prelibatezze della Dieta Mediterranea che si vanno a mescolare con i sapori della tradizione cilentana. Dista un po' dalla casa (circa 30minuti) però è uno dei pochi locali del Cilento ad offrire piatti ottimi e di qualità.
Nata agli inizi del 1900 l’Azienda Agricola Barlotti è una delle più antiche realtà produttive della Piana del Sele di Paestum. In quest’area le fertili terre ed il clima mite hanno creato un habitat naturale per il pascolo delle bufale, dal cui prezioso latte viene prodotta la tipica “Mozzarella di Bufala Campana.
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Caseificio Barlotti
1 Via Torre di Paestum
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Nata agli inizi del 1900 l’Azienda Agricola Barlotti è una delle più antiche realtà produttive della Piana del Sele di Paestum. In quest’area le fertili terre ed il clima mite hanno creato un habitat naturale per il pascolo delle bufale, dal cui prezioso latte viene prodotta la tipica “Mozzarella di Bufala Campana.
I sapori unici, gli aromi, le fragranze dei prodotti caseari de il caseificio “Il Granato” sono il risultato di un lungo e meticoloso lavoro di trasformazione artigianale del latte di bufala prodotto esclusivamente dall’azienda.
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Il Granato - dairy and yoghurteria
km 96+500 Via Spinazzo
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I sapori unici, gli aromi, le fragranze dei prodotti caseari de il caseificio “Il Granato” sono il risultato di un lungo e meticoloso lavoro di trasformazione artigianale del latte di bufala prodotto esclusivamente dall’azienda.